9 Giugno 2021

Valutazione di vulnerabilità: cos’è e come richiederla

By editor

La sicurezza informatica non è mai troppa: quando si parla di valutazione di vulnerabilità per i propri PC, molti la ignorano totalmente. Siamo così abituati ai nostri dispositivi elettronici che ormai non possiamo più farne a meno. A loro affidiamo parte della nostra vita, concediamo di conoscere dati personali e finanziari, pensando che siano sistemi inviolabili. Ma così non è: soprattutto per le aziende, ignorare la valutazione dei rischi informatici può diventare un grosso problema.

Ma che cos’è nello specifico la valutazione di vulnerabilità, in che cosa consiste e come richiederla? Controllare i dispositivi, sistemi e applicazioni utilizzate ogni giorno dai propri collaboratori è fondamentale per evitare che possano avvenire dei Data Breach. Purtroppo, attualmente c’è scarso interesse verso i rischi legati a internet: furti di identità, clonazione di carte di credito, dati finanziari presenti sul web illegalmente. Valutare il livello di esposizione a tali problematiche è indubbiamente un’ottima mossa.

Valutazione dei rischi e conseguenze

Soprattutto le aziende che dispongono di molti lavoratori non dovrebbero affatto sottovalutare la protezione dei dispositivi per PC. Dunque, richiedere una valutazione di vulnerabilità è perfettamente in linea con le esigenze di un internet sempre più sano e libero dalle falle di sicurezza. Tecnicamente, fare una valutazione del rischio significa anche abbattere eventuali costi e conseguenze finanziarie e legali dovuti ai Data Breach e alle fughe di dati. Si inserisce perfettamente anche in base all’attuale legislativa europea, il GDPR.

In questo caso specifico, si dà maggiore priorità al controllo della vulnerabilità dei dispositivi, applicazioni e sistemi, si ottimizzano e perfezionano i risultati, ottenendo infine un alto livello di sicurezza, il migliore possibile contro gli attacchi informatici. Il settore della Cyber Security è in espansione totale, ed è anche una fortuna che lo sia: in un mondo ormai prevalentemente tecnologico, ricordarci che i PC non sono perfetti e indistruttibili è un primo passo verso la protezione dei dati.