2 Dicembre 2022

Risonanza magnetica ad alto campo: le differenze con la risonanza tradizionale

By editor

Cos’è una risonanza magnetica ad alto campo

La risonanza magnetica ad alto campo è un esame che utilizza radiazioni elettromagnetiche, che non danneggiano in alcun modo l’organismo. I dati vengono elaborati da un computer per fornire un’immagine bidimensionale. Grazie a questo genere di risonanza è possibile studiare tutte le parti del corpo, in particolare il cranio, la colonna vertebrale e le articolazioni. Il paziente è steso su un lettino scorrevole e viene introdotto all’interno di un cilindro cavo, dotato di un magnete. Il campo magnetico viene perturbato da onde magnetiche che determinano lo spostamento della direzione degli atomi di idrogeno della zona che deve essere esaminata. Al termine della stimolazione, gli atomi si allineano ed emettono un degnale. Quest’ultimo viene elaborato da un computer che fornisce sul video la formazione di un’immagine che può essere ulteriormente elaborata e fotografata su pellicole radiografiche.

La differenza tra risonanza magnetica ad alto campo e risonanza magnetica

Scegliere un risonanza tradizionale o una risonanza magnetica ad alto campo è una decisione che viene presa insieme al proprio medico. La risonanza magnetica utilizza un campo magnetico e onde elettromagnetiche a radiofrequenza per produrre immagini diagnostiche del corpo umano. La classica risonanza magnetica è costituita da un magnete a basso campo e poco potente che produce delle immagini di qualità modesta. L’utilizzo di questo genere di esame è circoscritto allo studio di alcune articolazioni e la maggior parte degli autori concorda sulla superiorità degli apparecchi ad alto campo sull’individuazione e caratterizzazione delle lesioni più fini. La risonanza ad alto campo, invece, permette di utilizzare una tecnologia più all’avanguardia, con immagini nettamente più nitide. In particolare, nel campo delle lesioni muscolo-scheletriche, la risonanza ad alto campo assicura una maggiore accuratezza nella individuazione e caratterizzazione del problema. Con la risonanza a basso campo, infine, non è possibile utilizzare tecniche sofisticate quali la spettroscopia, la perfusione, la diffusione e tecniche di sottrazione del grasso